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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/475

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se io fusse stato morto, cioè: se gli inginocchiò a’ pici, 4anta fu la divozione che egli ebbe a lui. Or pensa tu ora, quanta divozione tu gli debi portare quando odi che santo Giovanni se li gettò t a’ pieì, lui che era così santo 1 Or coglie insieme tutto il mio dire. Inflamatum est cor meum et renes mel commutati sunt et ego adnichilum reda^s

sum. Dove hai inteso di tre stati d’ unione.

Primo avere il core infiamato, inflamatum est cor meum. Secondo aver il cuore trasformato, et renes mei com- mutati sunt. Terzo avere el cuore anichilato, et ego adniliilum re- dactus sum. Hai veduto dodici fiamme d^ amore. Prima in vita attiva, abituazione, dove ti mostrai sette suavi virtù in santo Francesco. Prima prova con ispirienzia dandogli delle persecu- zioni, infermità e fadighe. Siconda fu umiliazione pro- fonda, dove la creatura si ravede de la sua mala vita e viene a contrizione confessando el peccato suo e così ^i purga. Terza chè poiché egli è purgato, e egli diventa innocente, e se egli ha de le pene e de li afanni, e elli ringrazia Idio, Quarta entra in grazia, comunicando al prossimo i buoni costumi e le buone spirazioni. Quinta, Idio gli da sapienzia, ch’egli cognosce le cose che piac- ciono a Dio. Sesta ha pazienzia ne le tribulazioni, con- siderando el tempo male speso. Settima, giustizia, che Idio lo tribola assai perchè si raffini come 1’ oro raffina al fuoco, le quali tutte le vedesti in Francesco: tutte queste furono ne la vita attiva. La siconda fiamma fu in vita contemplativa, diletta- zione; dove vederne tre cognoscimenti. ’ I Oodd. Pai., e Seri. 6 leggono; se V inginocchiò.