Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/478

Da Wikisource.

XLV ET ULTIMA. Come si deba amare Mio; e come s’acomiatò dal popolo. Quis sapiens et cuslodiet Jiaec^ et intelliget misericordias f Psalmus David, centesimo sexto. Dilettissimi, le parole prealegate so’di David profeta, a’ cento sei salmi, parlando in modo di domanda e’ dice: colui che sarà savio e terrà a mente quelli che già tanti dì s^ è predicato, saprà ^ per ispirienzia quello che ’ vuole Idio? Io vi vo’ fare una predica stamani che vi chiudarà 2 el borsello, e legarernola bocca al sachetto; 1 la quale predica non solamente vi comprendarà ciò ch’io ho predicato ora questa volta, ma eziandio quello ch’io ho mai predicato a la mia vita; e forse questa sarà r ultima ch’io vi predichi, che forse non ci vedremo mai più insieme. ^ Oggi vi vo’ predicare dei comanda- menti di Dio. Nel Vangelo, mi pare, che si può com- prendere che si debba amare messer Domenedio. Oh eili è si bella cosa a ubidirlo ne’ comandamenti suoi, che non si può fare opera che miglior sia. Io so che funiculus duplex dijiciliter rumpitur. Adunque leghiamo el sacco con una cordella com’ è fatta la pisana, a tre cordelle. 1 I Codd. Sen* sarà. 2 Cod. Sen. 6. cìhQ chiuda. 3 Codd. Pai. e Sen. 6. al sacco. ^ In altre occasioni predicò S. Bernardino in Siena, T ultima volta nel- l’aprile dei 1444.