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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/481

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divina bontà e la divina dolcezza. — Or la lassiamo an- dare di quello che non é possibile, e parliamo di quello ohe è possibile a volere vivere come giusti. Primo, amore memoriale; vuol dire die ciò che tu fai, se tu hai a vendare o comprare, che tu ti ricordi di Dio, in tutti tuoi fatti fa’che tu abbi questo in te. Se tu se’per usare il matrimonio, fa’ che tu ti ricordi di Dio. Sì bene cosa santissima e buona è che a lui sempre faciendo Po- pere virtuose, tu àbi la memoria e la volontà e lo intel- letto: la intenzione è quella che fa la faccenda, dà la in- tenzione tua a Dio. S’ogni cosa va bene: intentio semper in conspectu Pei. E questo fu quello che disse Favolo scri- vendo a Corinti, capitolo X; Sive manducatis., sive bibitis. vel aliud quid facitis, omnia in gloria Dei facile». Se voi mangiate, se voi beiete, se voi dormite, se voi parlate, in ciò che voi fate, fate che ogni cosa sia a onore di Dio. Questo è amare Idio con tutto il cuore, cioè: avere la memoria sempre dritta lassù a lui. 0 fanciulli! — Sai, quando il maestro ti da Passempro? — e così dico del dipentore che- impara, sempre mira a lo essemplo e I tenllo inanzi. Così vuole Idio che noi faciamo, noi. Vuole che noi teniamo sempre lui dinanzi per essemplo, egli è la nostra a. b. c. Se tu porrai mente a lui, tu imparerai ogni virtù. Aviate questa salsa o vuoi savore che a ogni vivanda sta bene, che iti ciò che tu fai, tu aopri con amore di Dio, fa’ che il tuo cuore sia in Dio, la tua mente a Dio, e P operazioni per Dio: ogni cosa che tu fai, fa’che il tuo pensiero sia in Dio, ogni volta che tu fai uno contratto non lecito, o che tu dai una infamia, o dici lina bugia, o altro peccato che tu facci, ogni volta do- ’ É il vers. 31, e dice; Sive ergo manducatisi sive hihitiSi sive aliud quod facitis etc.