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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/487

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0 tu che se’ potente: 0 tu che se’ negli onori; 0 tu che stai ne le dilizie, io ti voglio insegnare. Vai e tielle, e gode, e sta’ negli onori et andaraiie in paradiso quando tu morrai. Aspetta un poco, non n’ andare: non ti partire, se tu non òdi un poco più giù. Non sì va in paradiso per andare a la taverna. Prima, dico che si può andare in paradiso usando tu la tua prosperità, e fa’ utile a l’anima. E se non fa- rai così, come io ti dirò, a casa calda ti convento che andarai. Due beni si possono usare ne le richeze. Uno bene al prossimo, che si chiama piata. Un altro bene per le, che si chiama sobrietà. Io ti parlo de le riccheze ben guadagnate e ben venute. 0 donne riche — E voi tnttadini rìchi, a voi tocha questo eh’io dico ora: Pietas saper omnia valet. — La piatà è buona in tutte le cose che si possono fare. Hai de le richeze? or convertene in utilità e bene del pros- simo. Se tu richo? Si. — Or sappi che tu se’ spenditore di Dio. 0 egli è el bello ufizio è èssare spenditore spe- zialmente di Dio. Fa’ che tu ispenda di queste richezze del tuo signore Idio, [come tu vedi il bisogno] *. Sai? — Quando tu vedi uno poveretto innudo, va’e vestehf.* così quando tu vedi uno poveretto in prigione, va’ cavando ^ rendelo a’suoi figlini che stentano; e se elli ha biso- gno, va’ e soviello, mandagli del grano a casa per lui e per la sua famiglinola ^ E dicoti che se tu usi queste richeze come io t’ insegno, tu, n’àrai bene anco tu.Non pensi tu, che tu se’ di carne e d’ossa come lui? S’ egli » Questo periodo manca nei Codd. Senesi. 2 II Cod. Sen 6. fameglia.