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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/486

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Ogni cosa gli torna in bene, se gli dà prosperità, e egli la conduce bene, se gli dà adversità non se ne turba; sempre lauda Idio, e per questo due cose non può en- trare ne la terza, cioè ne la colpa. Questo amore, che egli ha tanto fìtto a Dio^ el fa sempre stare in grazia di Dio. Se elli ha prosperità, egli lauda Idio. Se egli volta man- tello e pruofalo co le aversità, elli poi ne li fa avere più guadagno. Se pure cade in colpa, e elli si ravede su- bito, Idio el socorre e sostiello che elli non caggia, in ogni modo n’ ha bene. Or vediamo di questa prospe- rità del mondo. Se tu vuoi che ella ti torni in bene, talvolta Idio ti fa come fa il medico a lo infermo; el medico vieta a lo infermo quasi tutte quelle che gli piaccio- no, dicendoli, se tu vuoi guarire, non mangiare nè questo nè quest^ altro: anco voglio che tu mangila tale e la tal cosa che ti farà utile; e non gli da cose altro che aspre al gusto suo. Così fa Idio, elli manda a^ suoi servi sempre cotali cose da non piacere. Cotali infermità, cotali fati- ghe, cotali infamie, cotali tribulazioni, dimostrandogli: IO voglio che tu campi da questa infermità, chè queste cose dolci non ti farebbero utile e però mangia di que- ste aspre che se te arai pazienzia, io ti darò la sanità de la gloria di vita etterna. Quatro ^ose so’queste, che so’in questo mondo, pe- riculose per Fanima a chi non si regola co’modi: Prima, richeze. Siconda, potenzie. Terza, onoranze. Quarta, delizie. Ma chi si sa mantenere con esse, che egli le man- tenga e salvisi, fa molto. Se tu le saprai usare e operare, in paradiso te he vai. O uomo avaro: