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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/493

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farà? — 0 tu gli potresti dire: Che mi puoi tu fare? esseado tu buono. E egli ti potrebbe rispondare: Sai che ti farò? farotti adempire quello comandamento di Matteo a cap:® che dice: diUgite inimicos vestros^ ^ amate i vostri nemici: quello pur non potresti tu adempirlo se tu non avessi chi f odiasse, e se te V adempì, pàrti avere gua- dagnato. Se egli ti dà l’odio, non gli puoi tu dare l’amore ì — E perchè? Non vedi che hai guadagnato con uno .piccolo capitale? Se egli è buono chi t’odia, adunque t’odia per lo tuo mal fare: acusa te nel fallo tuo. Se vuoi far bene non -odiare lui: fa’ almeno poiché tu hai fatto uno male, cioè -che tu se^ gattivo, non far peggio, che tu òdii colui che ti vuol male per lo tuo mal fare. Se egli è gattivo anco lui, fa’ la vendetta buona e utile per te, fa’ che tu ami lui se egli ti porta odio: in ogni modo se tu ti vuoi sal- vare è di bisogno che tu ami, tu se’ rinchiuso fra l’uscio e’ 1 muro, tu non ti puoi partire che tu non sia vènto o buono o gattivo che tu sia, elli t’è necessario d’ amare el prossimo. Simile, o buono, o gattivo che sia colui che f’ odia, t’è necessità d’ amarlo. La siconda aversità è l’essere contrariato. De le quatro -cagioni sarà Funa: 0 da’ savi. 0 da’ pazi. 0 per malizia. 0 per ignoranzia. — Or volta tutti questi modi per contrario: voltali al bene tutti*a uno a uno. Se so’ savi, qualche cosa cognoscono, ’forse più che tu non cognosci tu; non lo’ portare odio, che non è di ra- gione. » Vangelo di S. Matteo, cap. V, vers. 44.