Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/496

Da Wikisource.

egli è detto male di te, dì, questo è uno mio purgatorio. E dì: se colui ha detto male di me, io dissi una volta el tal male del tale o de la tale, io merito che sia detto male di me. E certo talvolta Idio dice: àbiti questo per questo, e così ti reca ogni cosa a utilità dell’ anima, ca- vane el buono per te e lassa andar via el gattivo. E se tu vuoi imparare a sofferire de le persecuzioni, de le ingiurie, de le parole e de"" fatti, \a’ legge in Gregorio in cap.o sunt plurimi se hai el Dicreto, imparerai a soffe- rire ingiurie, infamie, obrobrii, minaccie. Se tu il leggi, tu vedrai le più belle cose del mondo contra a le per- secuzioni. — Non considari tu quanto guadagno è quello della persecuzione? Tu non vi pensi. — Or pensa nel contrario e vedràne parte. Se uno fusse lodato ne le sue operazioni, più che non meritasse d’essere lodato, che eredi che fusse? Sarebbe male, e forse sarebbe cagione de la sua dannazione. Sai, che fa Idio a uno el quale è infamato a torto? Gli dice: o carissimo, carissimo! fa’ come feci io: io gettai quella infamia dietro a le spalle, e non te la penare dinanzi, che se tu te la pónesse dinanzi, forse che tu andaresti a casa calda. Permette la divina giustizia che di queste infamie vadano d’attorno a’ suoi servi per più guadagno. 0 se io andasse dietro a chi ha detto di me, come credi che 1’ anima mia an- dasse? Male, credo io. E però non vi voglio andare die- tro: chi vuol dire, dica. Quid protest si totum mundum lucretur: animae vero suae detrimentum patiaturl 0 donne, chi mi dicesse, qual vuoi, o che V anima tua sia beata e salva e vada a vita beata, e tutto questo po- polo vada a casa del diavolo? Che credete voi ch’io chiedesse i? — Io direi. — lo voglio piuttosto salva 1 1 Codfl. senesi, dicesse.