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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/77

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La terza condizione de le locuste si è, che elle hanno il corpo grande, ed è insaziabile, che sempre rode. Così è propria la condizione del soldato, che tale è sfato che ara rubbato in tanti luoghi, che facendone la somma e’ sarebbono più di cento migliaia di fiorini, e non n’ ha nulla; però che ogni mal guadagno piglia mala via. Hanno furata e sforzata tanta róbba, e non hanno nulla, e poi ne vanno a casa del diavolo. Queste locuste ro- dono insino agli arbori alti, non che le vigne e le terre. Significa che ogni cosa che possono consumare, consu- mano. Deh, cittadini, non state ostinati nel mal vivare: Mmete Deum, timeie Deum^ vi dico: guardatevi di non ve- nire a tanto sterminio, che la robba vostra vi sia tolta dentro in casa vòstra, a’ vostri ochi veggenti. Oimè, non pensate voi quando si viene a tanta fortuna, che non rimane nulla che non vada via? Sai che è detto? Insa- diabilis est ut infernus: — E1 soldato è insaziabile come è lo ’nferno. — Lo ’nferno non si potrebbe mai riempire: simile è il soldato. E però dice che ella ha il corpo grande, dimostrando che mai non si sazia. Elli se ne passarono ora per la vostra festa, che faceste così bella mostra. Dimmi quanti credi che dicessero così da loro a loro: — Quando ci abattaremo noi a robbare una terra, du’sia tanta robba quanta è in questa? — E come credi che eliino il facessero volentieri! Eh, temete Idio, temete Dio, chMo vi prometto che voi mi ricor- darete ancora! Voglia Iddio che non sia vero! La quarta condizione de le locuste si è questa, che !à dove elle vanno, elle consumano e rodono e disfanno per modo, che non vi lassano nulla nulla; e questo è per loro natura. Et generatio quae habet dentes molares ad manducandum pauperes de terra: — So’ questi soldati genti che co’ loro massellarì di ferro mangiano e rodono