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più segnato e battuto, e si continuerà a scendere, sinchè giunti presso alla fonte, il rumore della sua caduta la farà trovare: due panchine di pietra sono ai due lati della fontana; è un luogo adatto ad una refezione boschereccia. La fonte scaturisce da un canaletto sotto un macigno sorretto da un muro; sopra vi fu murata una lapide nella quale si legge questa iscrizione:
a. d. 1878 a durevole ricordanza |
Si ritorna in cima ai faggi in 17 minuti.
Via b. Da Prato ore 4,30. — Giunti ai Termini per la Via a, si piglia la via della chiesa d’Albiano, ove si giunge in 15 min. Vi sono due quadri di buona scuola. Fra questa chiesa e la villa del Barone, che resta più in basso a ponente di là dal colle, era una borgata di meschine e rovinose case che furono demolite per ordine dell’ultimo feudatario, dacchè Albiano fu titolo di un marchesato della casa Tempi, alla quale appartenevano i beni della fattoria del Barone. Non è molto fu pure atterrata presso la chiesa un’antica torre, coi materiali della quale si restaurarono le case coloniche dei dintorni. Fossero qui le