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Giunti alla Croce della Collina si piglia un sentiero che sembra l’avviamento d’un torrente e si va ad una casa colonica detta la Collina che resta al piè del M. Cassioli incoronato di cipressi; di qui fatti pochi passi s’incontrano due sentieri, quello a destra entra per un bosco ceduo e conduce in 35 min. al Mulinaccio: l’altro a sinistra guida ad una casa detta Le Prata a lame, e la via si tiene allora sulla destra del torrente e fa capo al ponte al Mulinaccio (30 min.); belle e piacevoli tutte e due.
Si passa di fianco alla Villa, antica proprietà Vai; luogo ameno e tranquillo, ricco d’acque e di frescure. Un bosco bellissimo protegge la casa dai venti settentrionali. Nella cappellina di famiglia è un bel quadro a olio di Giuseppe Marini.
Questa villa fu residenza gradita del Cav. Giuseppe Vai, che vi passava gran parte dell’anno tutto intento alle sue predilette coltivazioni.
La strada per Vaiano lascia a destra il bosco e giunta dov’è un tabernacolo per una Croce volge a destra presso una vasca. La via non si può sbagliare; s’incontrano due case coloniche e poi s’entra nella strada di Castagneta che viene da Schignano; si volge a destra e passato poco dopo il Rio s’entra in Vaiano. (Dal Mulinaccio 30 min.).
A S. POTO E VERNIO
per M. Castiglioni
itinerario n. 9.
Indicazioni utili.
Osterie ed Alberghi. — Figline, Pietro Saccenti bottegaio al ponte della Bardena. — Schignano, Carlo Mattei. — Migliana, Fantappiè e Santi.