Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/122

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lascia ammirare tutto all’intorno un paesaggio pittoresco: si passa in vicinanza ad una casa detta Capraddosso, che resta più in basso e siamo al valico di M. Castiglioni detto il Casino (ore 1,40 da Usella).

Via d. Per i Faggi d’Iavello e il Tabernacolo di Migliana: a piedi 7,20. Chi ama passare dai Faggi d’Iavello segua l’Itin. 1, Via a, e disceso dalla Serra di Monte Vecchio alle Cavallaie pigli là il sentiero che gira a levante il fianco del. M. d’Iavello venendo verso il Bisenzio. La via ora pianeggia ora discende e sale seguendo le sinuosità e le sporgenze della montagna tutta selvosa. L’osservatore è come al fondo d’un grandioso semicerchio, alle estremità del quale si allungano due speroni montuosi, da cui sporgono molti contrafforti più piccoli, che nascondono fra l’uno e l’altro tutti quei torrentelli, i quali giù sotto si uniscono e si confondono in un solo letto, e fanno nascere dalla loro unione la Trògola, prima origine del Bisenzio, come abbiamo altrove notato (V. a pag. 8). Oltre metà strada dalle Cavallaie, in una insenatura, cinque o sei metri sopra la via, trovasi una fonticella d’acqua fine e fredda; è una delle tante sorgenti del fiume Bisenzio. Dopo questa fonte la via sale e poco appresso si divide in due; quella a sinistra segue la crina e conduce anche a M. Castiglioni; l’altra a destra che continua a salire va al Tabernacolo di Migliana, pochi metri distante, dal quale si partono diversi sentieri. (V. Itin. 5, Via g).

Chi va al M. Castiglioni pigli quello del crinale: per un certo tratto la strada si mantiene sul versante della Trògola, poi passa su quello del Bisenzio calando un poco per ritornare piana; si trova una