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Torbola dopo il villaggio, e il rimboschimento del fianco settentrionale della Golaia, laddove il monte più minaccia scoscendimenti e frane.

Non pochi supposero che da questo castello derivasse la famiglia del Conte Raimondo Montecuccoli, famoso capitano e celebrato scrittore di cose militari nel secolo XVII. Codesta illustre casata ebbe origine da Montecuccolo feudo di sua proprietà nel Modenese, e da quello prese il nome. Qui però s’educò alle lettere presso lo zio pievano quel Benedetto Fioretti, detto Udeno Nisieli, nato a Mercatale di Vernio e diventò poi diligente filologo e critico acuto della prima metà del 600. (V. a pag. 49).

La chiesa pievania è rammentata in una pergamena della Badia di Passignano del 990; ma rifabbricata nel 1560 e restaurata nel secolo passato; non possiede oggetti d’arte, nè ha nulla di notevole, tranne la deliziosa posizione; del cui beneficio, più della chiesa ne gode la casa del parroco. =

Il paese è una delle migliori dimore estive: sebbene a poca altezza sul mare (660 m.), pure il caldo non vi si sente, temperato com’è dai freschi venti che vi spirano, perchè il casolare è situato laddove si raggruppano le tre vallecole, della Torbola a tramontana, del Capo Sieve a levante, del Rio delle Cerbaie a ponente.

Montecuccoli è distante un’ora circa da Barberino di Mugello.

Si scende alla provinciale di Val di Bisenzio per la via mulattiera delle Calcinaie, una delle meno disagevoli, la quale si stacca dal crinale presso le case e volgendo a sud-ovest passa davanti la fonte, che abbevera in gran parte il paese, ma è assai sco-