Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/208

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luogo. Le praterie pianeggianti ed un bel tratto di strada piana di tre chilometri circa, lungo il torrente Setta, invitano anche i più deboli e malaticci a facili passeggiate abbellite da bel paesaggio all’intorno; foreste di abeti vicine, direi quasi sull’uscio di casa, rendono più salubre e giocondevole a respirare quell’aria montanina che fa tanto bene a tutti, ma più alle persone gracili e delicate1.

Gli amatori di lunghe gite alpestri possono soddisfare pienamente ai loro desideri; se non avranno nè i due nè i tremila metri da salire avranno però bellissime cime dalle quali l’occhio spazia per lungo tratto lontano con vedute mirabili, essendo il paese all’intorno sommamente pittoresco.

= Montepiano comincia ad apparire nella storia, quando fu fondata la Badia per opera del Beato Pietro Eremita morto nel 1010 e sepolto sotto l’altare maggiore della chiesa. Il territorio era dominio de’ Conti Alberti. Circa all’origine di questa Abbazia si narrano cose meravigliose e molti scrissero intorno a questo tempio che ebbe pur esso una parte non lieve nella storia del feudo di Vernio2.

La Badia sorge sulla sinistra della Setta, un chilometro e mezzo da Montepiano, presso una selva


  1. Nei dintorni sono state recentemente fabbricate delle comode e belle case come quella di proprietà Ricci, il Villino del Mulino del sig. Luigi Alessandri, l’Albergo di proprietà del prete Tartoni, la casa del sig. Pollazzi, l’altra degli Storai alla Badia, e la ricca Villa al Fag-giarello del Cav. Raffaello Cipriani di Prato. Montepiano ha scuola comunale e servizio postale. Nell’estate del 1892 vi accorsero quasi 500 villeggianti.
  2. V. Memorie della famiglia Alberti Cod. 1846 della Bib. Riccardiana; il P. Soldani; Ferrenzio Lironi. Brocchi G. M. Panieri Canonico Franc., Locatelli Eudossio, e Stolti D. Casimiro nelle Leggende anonime edite nella Scelta di curiosità letteraria ec. Bologna 1663.