Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/23

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Il primo è quello di M. Lopi che va a finire col Monteferrato nei Galceti, il secondo detto dell’Altociglio, o meglio delle Coste, si appiana nei collicelli di Pacciana e delle Lastre presso Coiano; il terzo verso nord per Migliana, M. Castiglioni e S. Poto corre parallelo alla catena dell’Appennino per circa dieci chilometri, e quasi si ricongiungerebbe con esso, se le acque del Bisenzio non gli fossero d’impedimento presso Mercatale di Vernio.

Dall’estremità opposta di questo semicerchio e cioè dai fianchi di Collobasso, a nord-est del M. di Mezzana, si parte l’altro contrafforte detto della Calvana, che cinge la valle a levante per un tratto di 25 chil. circa e va da nord a sud, e sud-est con una altezza media di 750 m. raggiungendo la sua massima altitudine, 916 m., nel M. Maggiore; deprimendosi al valico di Valibona si rialza al Canto a’ grilli e per le praterie della Retaia e i masseti di Poggio Secco discende a grado a grado sino alle acque della Marina, di contro alle pittoresche colline di Calenzano e di S. Donato1.

Da queste montagne, che segnano i confini della Val di Bisenzio, si partono altri monticelli che in tutte le direzioni scendono al fiume disegnando l’idrografia della Valle.

Idrografia. — Il Bisenzio sino dalle sue prime sorgenti corre serpeggiando fra le pendici de’ monti


  1. Lo Zuccagni Orlandini nella sua Corografia d’Italia e il capitano Fogliani, dotto geografo, nella sua egregia opera di Geografia fisica e politica ad uso delle Scuole Militari, pag. 224. Ediz. 4a 1876, parlando di questo contrafforte della Calvana dicono che si stacca dall’Appennino al Monte Stale ad occidente del Colle della Futa; ma la Calvana non dallo Stale si diparte, ma da Collobasso tra il M. Citerna e il M. di Mezzana, 3 Chil. est di Montepiano e 6 chil. e mezzo a ponente dello Stale.