Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/30

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simo. Questo colore è fornito da due minerali che sono il silicato di rame (crisocolla) e il carbonato o malachite. La qual cosa ci fa conoscere che le acque che vi scorrono, contengono una certa quantità di quel metallo.

L’asbesto e l’amianto si ritrovano pure su quelle balze; non vi è abbondanza di questi minerali, ma se ne trovano qua e là campioni assai belli e riconoscibili per la loro grande bianchezza a riflessi turchinicci.

«In mezzo a tanti svariati minerali e roccie importanti, non furon per anco trovati dei veri e propri filoni metalliferi, mentre si sa che questi si annidano facilmente nei serpentini.

«Però qua e là abbiamo delle tracce di rame e lungo i corsi d’acqua trovansi di frequente efflorescenze ramifere, incrostazioni e cristallizzazioni superficiali di malachite e crisocolla, specie sugli schisti galestrini. Qualche campione di rame nativo, di calcopirite, erubescite, calcosina ecc. pur anco trovansi disseminati in una ganga quarzosofeldispatica, in special modo in certi scavi tentati or non è molto dal sig. Ermanno Benini.

«Vuolsi poi che in epoche andate un mercante di Prato estraesse grande quantità di rame da una roccia che ne conteneva più del dodici per cento1.

«Da questi fatti è lecito domandare: esiste un vero filone ramifero nel Monteferrato? Dalle osservazioni, dai campioni raccolti e da altri studi che è inutile qui riferire, io sarei inclinato a rispondere affermativamente. Se non che è necessario fare scavi ordi-


  1. Calendario pratese, anno I, pag. 22 in nota.