Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/66

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due quadri del Butteri scuolare del Bronzino. La vasta tela che si vede dietro l’altar maggiore nella parete del coro è del 1691 ed è opera di E. B. Garbi, fratello del P. Abate Garbi, come si rileva da un cartello che un gatto dipinto in fondo al quadro tiene fra le zampe: Hilarion Garbi jussit, Joannes Baptista ei frater pinxit, Flora utriusque parens. Il Repetti fu tratto in errore dicendola opera dei fratelli Flora o Floris; lesse male quel cartello, allora quasi illeggibile; ma oggi, restaurato il quadro per cura del Priore Materozzoli, apparve chiara e visibile l’epigrafe.

In Vaiano era un Ospizio per raccogliere i viandanti che valicavano l’Appennino di Montepiano passando per Val di Bisenzio; e vi furono pure due monasteri di monache, uno in luogo detto anche oggi Borgovecchio, l’altro nel borgo sulla sinistra della via, che passando il Rio va a Castagneta.

Due grandiosi edifici per lavorazione delle lane sono a Vaiano, uno sulla sinistra del fiume prima del borgo, in luogo detto al Ridolfi; l’altro sulla destra sotto la via provinciale, poco distante dalla Badia.

Passato il Borgo, lasciata a sinistra la pittoresca cascata del fosso di Rilaio, si giunge ad un bel gruppo di case detto al Fabbro, alcune delle quali sono costruite sopra una roccia che cade a piombo in Bisenzio; si scende a Caino, ove è una bottega di commestibili; e a Caino fa capo la via per Migliana. (V. Itin. 10, Via b).

Oltrepassato il Rio di Migliana, ecco in una bella prateria la Villa de’ Conti Guicciardini già de’ Conti Alberti e poi de’ Bardi di Vernio; dopo breve cammino la chiesa o Pieve, anticamente detta di Pisi-