Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/86

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loni si segue la via provinciale montalese, sinchè non si trova a dritta una stradicciuola che va su a nord fra i campi e laddove fan capo tre strade, dietro la Villa Mannelli, si volge a sinistra e giunti ad un quadrivio presso due case coloniche, vi dicono il Ciardo, si piglia la via a sinistra, la quale quasi in linea retta conduce al torrente Bardena, che si passa sopra massi più o meno disagevoli per il passaggio, e dopo poco si giunge al piè del monte, al contadino del Geppi. Chi non si volesse arrischiare sulle passaiuole, volga a destra e può raggiungere in 7 minuti il ponte che si trova più in alto. In estate però il torrente non ha acqua.

Questa via è da farsi nell’estiva stagione per evitare l’afa e il polverone della via maestra.

Via b. — Da Porta al Serraglio si prende la provinciale sino a S. Martino; e qui la via volge a sinistra e poi a destra; più avanti passa il piccolo cimitero di Coiano e dopo una piegata a sinistra, già si mostra il Monteferrato in parte riccamente vestito di pini, in parte ancora povero e nudo.

Alla Croce di Pacciana, di contro la villa Ciardi,1 una delle più belle e deliziose per la sua amenissima posizione, la strada volta a manca e si giunge in 12 minuti al ponte della Bardena; passatolo si mostra a destra, in fondo ad un bel viale, la romita Villa Novellucci-Banci e poi; di faccia, il Convento di Galceto eretto non è molto a piè del monte in luogo ridente ed ameno, e seguendo la via ecco la casetta


  1. Oggi di proprietà del sig. Cav. Finelli il quale renderà quel possesso un luogo delizioso.