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Una bella strada carrozzabile lascia la via nazionale ai Casotti, e traversata la Lima sopra un ponte, sale per comode giravolte a Cutigliano, quasi tutto riunito in un borgo, con la bella piazza di Catilina ombreggiata in parte da alberi, e con sedili all’intorno. Non v’è umidità, ed è ben raro che le nebbie salgano dal fiume sino al paese, bene esposto e ventilato.

Una delle più amene passeggiate e senza fatica, è quella che per la via mulattiera, lunga due chilometri, conduce al poggio di S. Vito, 716 m., dal quale come dalla cima di un belvedere si gode una vista incantevole sui dintorni.

Cutigliano è abbondantemente provvisto di generi alimentari come una piccola città di pianura, ed a buon mercato, non avendo quelli abitanti il poco onesto costume di alterare i prezzi delle derrate: il forestiero è considerato come se fosse del paese.

Nell’estate il Balboni di Firenze vi apre una fabbrica di pane di lusso e all’uso inglese (English Baker): vi si forniscono S. Marcello, l’Abetone, Villa Margherita e altri.

Il clima di Cutigliano è molto raccomandato per i temperamenti scrofolosi: la salute pubblica ottima.

Vi ha in questo paese della montagna una persona tanto benemerita di Cutigliano, suo luogo nativo, alla quale potranno rivolgersi i