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Pagina:Betti Brioschi - Gli Elementi d'Euclide, 1868.djvu/11

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PREFAZIONE. VII

quali non ponno esserci rivelate che dai sensi,1 a quegli assiomi e postulati che il Galileo giudicava «domande cosi oneste e concedibili che se la fabbrica della geometria veniva inalzata sopra tali fondamenti, non poteva essere che fortissima e stabilissima.»

«In Euclide, scrive il sig. Hoüel, nel rimarchevole opuscolo che citammo più sopra, in Euclide, la Geometria forma una scienza completa, che basta a se stessa e non invoca da nessuna parte nelle sue dimostrazioni il soccorso della scienza dei numeri.» Che se qualche appunto fu fatto agli Elementi di Euclide, se, come osserva Clairaut: «Ce Géomètre avoit à convaincre des sophistes obstinés, qui se faisoient gloire de se refuser aux vérités les plus évidentes; il falloit donc qu’alors la Géométrie eût comme la Logique, le secours des raisonnements en forme pour fermer la bouche à la chicane;» se perciò fu costretto di fare continuo uso del ragionamento indiretto che non sempre s’accorda colla maggiore semplicità della dimostrazione, pure nè questa, nè qualche altra lieve menda varranno a modificare od a diminuire in alcun modo gli effetti che dallo studio di quel libro ci aspettiamo, di svegliare, cioè, nei nostri giovani il gusto delle no-

  1. Vedi gli Elementi di Matematica del prof. Baltzer tradotti dal prof. Cremona; Parte 4a, Planimetria. Raccomandiamo quest'Opera a quei giovani che intendono progredire negli studi matematici.