Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 1, 1799.djvu/17

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dell'Autore. 17

di quella mia vita, e di poter godere nel più stretto senso quella vera amicizia, che oggi dal mondo si crede trovarsi solo ne’ libri, e ne’ secoli antichi. Ed ecco il moral carattere generale de’ begl’ingegni cari alle muse più ch’altri, e a proporzion più felici per questi studj secondo il talento maggiore, poichè ben può dirsi per nuova conferma del detto, che quanto più presso si trovano all’eccellenza, e perfezione dell’arte, tanto sono più ricchi dell’indole virtuosa, ed onesta, di che ragiono; e tanto sono più litigiosi inquieti audaci indocili ed orgogliosi quanto men abili e meno valenti, come potrei comprovare citandone i nomi, e le azioni non degne di questo discorso, e del genio mio. Ben sappiamo, che di quel metallo, e di quella tempra migliore son come negli altri così in questo genere i men numerosi, essendo facile l’alterarsi la lega per la corruzione de’ tempi, e de’ costumi, e che bisogna aver in noi stessi alcun poco di quella miniera per poter misurarla per gradi, e sentirne la differenza, pregiando il cuor d’ordinario le doti, e le