Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/18

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14 Lettere

da questo reputo io già del nostro tempo que’ di Pisa, di Modena, di Cesena, e tal altro per varj articoli dotti saggi e ben ordinati. Ma dicano i valorosi reggitori di questi se non perdon la lena tra mille ritardi e inciampi, tra spese e fallacie tipografiche che, quale isfinimento e quanti cruccj da’ lor socj non hanno, e dai letterati, onde languiscono poco a poco, e trovano morte e tomba tanti giornali, come assai ne ho veduti perire nascendo, o a mezzo corso della lor vita negli ultimi trenta o quarant’anni solo in Venezia. Quel ch’io proposi a’ romani1 approvato in Italia da molti siccome utilissimo, e necessario, parve in Roma, scrissemi alcuno, fuor d’ogni opportunità; sebben non vo’ disperare che non venga un buon pensiero quando che sia in mente ad un principe ad un cardinale, poichè vediam de’ pensieri ancor più inaspettati venir in quell’aria ai gran signori.2


  1. Entusiasmo — Nota XXIX.
  2. Era in viaggio il Papa per Vienna.