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Inglesi. | 297 |
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qual giustamente accusate i nostri autori.
Anche il poco ordine e il poco dritto filo delle mie lettere dee scusarsi e per la libertà nazionale, e per quella dello Scrivere familiarmente. Dunque l’un l’altro ci perdoniamo i patrj difetti, ma amiamoci sopraN tutto come compatrioti del mondo. Addio.
L ETNota I. Rousseau lettre sur la musique. „ Ceux,, c]ui pe.vsent que ¡’Italien n’est que le langage de,, la douceur & de la tendresse, prennent l’pei,, ne de comparer entre elles ces dey* strophes du „ Tasse.
5, Teneri sdegni, e placide, e tranquille,, Repulse, e cari vezzi, e liete paci „ Sorrisi, parolette, c dolci stille,, Di pianto, e sospir tronchi, c molli baci,, Fuse tai cose tutte, e poscia unille, „ Et al foco temprò di lente faci,,, E non formò quel sì mirabil cinto, „ Di ch’ella aveva il bel fianco succinto.
„ Chiama gli abitator dell’ombre eterne,, Il rauco snon della tartarea tromba.„ Treman le spaziose atre caverne,,, E i’aer cieco a quel rumor rimbomba; * Ni