Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 13, 1800.djvu/11

Da Wikisource.

ad una sua Amica. 7

so l’offerta sua; ve ne scriverò con diligenza, poichè lo bramate, e spero convincervi che il forestiere, benchè amabile, e cortese malgrado il suo splin che non gli manca, è fatto per tatto altro, che per sentire le dolcezze del cuore, o per ispirarle. Ci sarà poi qualche amico di più felice memoria, che m’ajuterà nel darvi conto delle nostre conversazioni. Addio.


LETTERA II.


Che bel viaggio mi fa far Milord per tutto il mondo poetico, ch’io credeva conoscere per qualche studio da me fatto della favola, e che trovo ora tanto più vasto, tanto più bello, tanto più istruttivo! Oh che voglio pur bene ai creatore di questo mondo sì gran benefattori dell’umanità coi lor bei sogni, menzogne e fingimenti pieni di senso e di grazia! Milord lo chiama mitologia, e dice venir da Omero, da Esiodo, e dietro loro da tutti i poeti, che sotto veli sì gra-


A 4 zio-