Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/137

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114 Novità


questo proposito Io spettatore inglese di visitare!e corti asiatiche, e vederne la barbara pompa, e la magnificenza, viaggiare fra gli stranieri, e ne’paesi più incogniti, conoscere nuovi costumi, e geni* e climi, e produzioni. Così parmi, che il poeta sarebbe quell’uomo, qui morsi hominttm multorv.m vidit & urbss con più gloria, e con più vantaggio, che alcuno altro non sia. E se un filosofo dee così educar la ragione su l’esempio degli antichi, benchè altri ajuti abbia dalla filosofia, quanto più dee il poeta educare la fantasia, che non altra soffre e conosce educazione, cioè nuove idee, combinazioni nuove accumulando, che son poi queste le creazioni del poeta.

Anche qui v’ha il suo pericolo di dar nell’Rerpicsrs exempLir.ulta morumqus jubebo DoBum imitatorsm ó" vsras bine ducere voess. Art. poet.

La stessa necessità di buona filosofia per l’eloquenza l da M. Tullio espressa così!

Fateor me or at orem, "si modo si in, non ex officìnis rhstorum, ssd ex accadsmae spatiis cxtitisss. Orat. cap. j.