Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/149

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126 Maraviglia.

tutte in modi diversi e caratteri propri, nori ogni grande essendo sublime, ogni nuovo mirabile, opni b^llc jrfetio, e così procedendo, poichè troppo non si vuol correre pel labirinto di queste idee così astratte, ’e ben piìi siova all’intento venire ai particolari e far sentire.

C; iol dunque tati’ ¿¿l-ì i>er trarci ali’ ammirazione; non g’à una gran mole d’un semplice o^-to, na l’estensione di molti’ veduta a un n,:po stesso- e ciie un lutto divenga. Tal l’aspetto d’una campagna, d’un vasto dts.’rro, d’uri gruppo di monti, de’ijuaii non la novità o la bellezza, ma la rozza magnificenza c’incinta. Allor l’anima sente una profonda e tranquilla sorpresa, che la fa estatica, errando illimitatamente e senza impaccio in quella immensità divedute, che le presenta l’immaginazione con tanto suo gusto, con quanto pascesi l’intelletto de’pensieri d’eternità e d’infinito. A questi pure si getta avidamente l’immaginazioi$, salendo dalla magnificenza dell’opere della natura al creatore per la via de*fertili campi, de’maxi pescosi, de’boschi popolali da lui, de’cieH,