Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/202

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Trasfusione. 179

Trasfusione.i79 to, e del sonno, e dai ne’trasporti da farti erodere forsennato, e pazzo da chi non sente quel beato deliramento. Per bisogno di questa comunicazione, o trasfusione si fan sempre un’udienza, e innanzi a loro chiamano i morti, e i virenti, citano i secoli > e le nazioni, s’offre la posterità, s’apre il cielo, e l’inferno.... Faveti linguis...

credite posteri &c. Ciò significa Orfeo, che trae le selve colla lira, Anfione, che fabbrica Tebe, essendo espressa per essi la forza di questo incanto, che giugne a vincer le fiere, a muovere i sassi, a piegare cioè l’alma ferine, e i petti marmorei degli uomini ancor selvaggi. E se noi ben riflettiamo alla storia delle meno antiche vicende in politica, in religione, in costumi, troveremo, che chi usurpò un trono, chi stabili nuove credenze, chi cambiò forma a un governo, oltre la forza dell’armi, il fece per tal entusiasmo. Vero è, che non basta esso solo con gente culta, ed usa a pensare, e a non lasciarsi portare dall’impeto cieco. Ma potrebbesi calcolar la forza, che basta a volger un popolo coi dati dell’azióne, e reazione si1