Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/290

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dell'Entusiasmo. 267

dell’Entusiasmo.267 nicabilità tanto a lui essenziale, che molti in essa sola tutto il compresero. Le passioni, ch’eccita la novità, la maraviglia, il sentimento della grazia e belle/za, la pietà ed il terrore considerate le abbiamo finora nell’artista; passiamo ora agli spettatori e all’udienza. É perchè tutti gii autori concorrono in dire, che per comunicar tal passioni bisogna prima sentirle in se medesimo, abbiamo ragio- _ fievolmente adoprato, così ordinando le cose.

Questa trasfusione dell’entusiasmo dell’autore in altrui è sicura, purch’egli si renda atro a far questo; e tal attitudine l’otterrà,.

quando si sarà messo nel capo di dipingere se, e la propria passion vivamente, al che non potrà riescire se la passion non è forte al sommo grado; ed essa lo diverrà solamente col trasformarsi di lui ne’suoi personaggi appassionati. La interna passione e commozion dell’artista la mostrano al di fuori e dipingono gli atti violenti, i gesti, le agitazioni del corpo fino a parerne impazzito agli sciocchi.

Anzi Cicerone ci avvisa dell’influenza, che han la figura, l’abito, il gesto, la voce in cib, nè a torto, perche tutte tai circostanze, ed aggiunti accrescono mezzi a render evidenti il ritratto dell’anima dell’entusiasta. Questa comunicazione suppone dell’attitudine in chi la riceve, come al principio spiegammo; or chi più atto a ciò di chi sarà un dì grand’artista ’< Questi però suscettibile, com’è al sommo d’entusiasmo, prontamente il riceve da’ begli esemplari, ond’è che. giovani mostran con ciò le grandi disposizioni, e prendono inclinazioni indomabili. Ma se l’autore non si uas-