Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/59

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36 Introduzione

scrina o nei libri; si vedran dunque dei quadri in una tale accademia, si sentiranno dell’arie, e delle sinfonie, chi perora e chi danza, chi disegna ora statue ora edifiz;, e chi verseggia; ognun sente e si passiona e ride e piagne e gusta a suo modo, e così ognuno a suo modo ad ottenere intende il fin proposto; gente in oltre talor capricciosa ed indocile, e tutta libera e indipendente, che altro fren non conosce che un saggio istinto, altra guida che un dolce affetto. Per la qual cosa non dovrebbe il mio stile ed il gusto spregiarsi dell’opera usando io sol Io stile ed il gusto degli accademici miei compagni. Così fossi di lor degno scrivendo! Ma siccome prolestomi esser tra loro discepolo, ed osservatore, così contento sarò di riscuoterne alcun più degno a palesare il segreto dell’arte sua, r. cui non han posto mano sinora fuorchè de’ languidi e faticosi precettori, o de’ troppo astratti e poco intelligibili filosofanti- Così bastami un pò suscitare i bei talenti all’aniore delle bell’arti senza molto ammaestrarli, ripetendo quel detto: ad impellendum s.ttis, ad eàoèendum parum.

Che