Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/61

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38 Introduzione

dio trasportando ne1 loro componimenti, tri quali a mio grand’onore rammento il sig.

abate Godard professore di belle lettere nel Collegio Romano in quel suo ragionamento recitato per la coronazione famosa, e stampato sì nobilmente in Parma; poichè sin dalla pagina quadragesimasettima trovo in esso trascritti gl’interi squarci del mio entusiasmo non isdegnando egli di farli suoi compiutamente.

Se poi altri pensasse da me venir troppo accesa la fantasia de’ giovani già per se troppo caldi, onde diano in qualche eccesso scrivendo, io rimetto al mio libro l’incarico di giustificarsi, ove alcun più fervido cervello n’abusi e mai l’intenda. Sento invece da’buoni estimatori delle cose d’ingegno affermarsi, che i miglior libri dall’entusiasmo produconsi, che non disconviene un pò di passione agli autori, giovani“’specialmente, inverso gli obbj’etti e gli argomenti da lor trattati, che giova anzi alle lettere come alle scienze quel fuoco, che le ravviva, le afforza, e profittevoli altrui le rende. Che produsser mai gli animi freddi di bello e di grande? Perchè gli antichi e i moderni più illustri son coll’opere