Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/148

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Vehtmens, & liquidus, pkToque timi ili, mus armi Fundet opes, Latiumqw beabit divita lingua; come ne’ greci e negl’ italiani si trova natii.} Talmente. Ma temei sempre della mia paT tria preoccupazione, e dell’ abito fatto., I Pur sembra aver gran peso quell’ argomenti to; perchè sì pochi pittori illustri, e sì po-^ i che lor opere si trovino in Francia, e po-’i chissime fuor di Parigi; e dicasi pur lo stesi so di sculture, d’architetture. Eppur l5arti in quella nazione da cento e più anni sona in mezzo agli onori, ed ai premj; ebbe$ grazia dal gran Luigi, e dai principi tutti, e dai grandi; non mancarono di ricchezze*] di decoramenti, nel che non so, se mai giugnessero altrove tant’alto, eccettuati alcuni casi straordinari. Laddove in Italia qua!« abbondanza maravigliosa d’opere immortali1 di tutte le quattro scuole famose; quante galJerie nelle capitali, e in moltissime altre pitta; quante chiese piene di rarissimi quadri da Mantegna, e da Rafaello sino al Cignani, e al Maratti, da Verona sino a Napoli.