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Per salire all’Osservatorio, dai paese, si può prendere anche la via, che conduce alle Cascine: al punto detto «Romitorio del Fabron»1 si devia, salendo, a sinistra. Da qui, per un sentiero aspro e dirupato, possiamo giungere alla Citerna, all’antichissimo castello dei Conti Alberti, al Castellaccio, del quale si vedono pochi ruderi sparsi, ed all’«Ara di Castro», della quale anche ora appariscono delineate le dimensioni da mura solidissime, resistenti tuttavia ai secoli ed all’opera devastatrice dell’uomo.

Costeggiando il Gatta a Nord-Ovest, si perviene alla sommità del Baducco, passando per la borgata omonima, ove abitano un 14 famiglie, ben remote da ogni consorzio, e che vivono patriarcalmente delle loro fatiche.

Da questa borgatella all’Osservatorio si possono impiegare un 25 minuti circa: in tutto la sola andata da Castiglione potrà compiersi in un’ora circa.

Al ritorno può farsi la medesima strada, ovvero, possiamo girando il monte a sud-est, traversando una selva di faggi, un dì bellissima, recarci al piano così detto delle Forche, al di sopra della «Fonte del Baia» non lontano dal «Piano del Bigallo» — nomi caratteristici d’antiche attribuzioni di luoghi — e di qui per un sentiero lungo il «Rio dei Gradon» (scalèe immani, scogliose, a sinistra) che immette in quello della Chiesa Vecchia, possiamo ritornare a Castiglione, su per giù, al medesimo punto; al Viale della Fiera.



  1. Vernacolo-equivalente a fabbrone.