Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/178

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Agazio1, come pronunziano i nativi di qui, fratello della invitta vergine Alessandrina Caterina, detta poi della Ruota, anch’essa morta per la fede di Cristo2.

Al sommo del monte v’ha un Oratorio dedicato alla Martire: vi è una statua di essa e un pezzo di lancia, appartenuta al fratello guerriero e che i devoti baciano. Vi si ammira anche un arca sepolcrale antichissima, degna di studio, che vuolsi essere stata il sarcofago d’Agazio. L’Oratorio è antichissimo, forse più antico del Santuario: vi sono pitture interessanti molto del sec. XIII raffiguranti l’Inferno ed il Paradiso, ma si trovano in pessimo stato.

«In questa chiesina ogni dì sul tramonto, veniva a pregare ferventemente una nobile donzella bolognese di nome Bramezza, ostaggio del condelissimo Mostarda, e siccome il barbaro mai non perdeva di vista la fanciulla, fu qui che ricevette l’annunzio dell’assalto dei Bolognesi, i quali venivano a sorprenderlo su questo altissimo scoglio, che fu l’ultimo ricovero della sua pervicacia delle sue turpitudini3».

Al nord v’ha una gran frana, che giunge fino al casale d’Orèglia. Dove ora è il precipizio, fu già un castello e vi si tenevano fiere e mercati. Franò nel 1500.



  1. Veramente nel «Martirologio Romano» si legge «Acatius Ceuturio Martyr, Costantinopoli sub Diocletiano. 8 Maggio.
  2. Secondo il Martirologio ed i Bollandisti, S. Caterina subì il martirio, sotto l’imperatore Massimino. Si festeggia il suo nome ai dì 23 di Novembre. Chi sa la fantasia popolare quali fatti riavvicina e confonde!
  3. Cenni storici su Montovolo. Vergato ecc.