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XXXI.

Da Castiglione alla Futa (m. 903)

Ci rechiamo a Baragazza, si sale per Roncobilaccio o S. Giacomo alla Futa. Il passo della Futa è sull’alta catena appenninica, una grande serra, che divide la vallata del Santerno (Romagna) da quella della Sieve. (Mugello).

La violenza dei venti in quest’Appennino è grandissima: per guardarne dai sinistri effetti i viandanti e le vetture, il governo granducale toscano fece costruire, in pietra da taglio, robusti e stupendi muraglioni, che formano la meraviglia di questo luogo.

Dalla Futa può chi lo desideri recarsi in meno d’un’ora a Panna, vasta tenuta, ottima residenza estiva dei Marchesi Torrigiani, anticamente dei Medici.

Scendendo dalla Futa, si trova dopo un quarto d’ora Monte di Fo, pittoresca posizione; poco dopo, S. Lucia allo Stale (Ospedale) piccola parrocchia montana. Sotto la chiesa di S. Lucia, volgiamo a sinistra e leggiamo un iscrizione a grandi caratteri «Via per Panna e Scarperia» seguitando dritto, andremmo a Montecarelli ed a Barberino.

È una passeggiata deliziosa, del resto, e non molto disagevole, confortata dallo splendido panorama, che