Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/44

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sparsa di screpolature irregolari, che lo rendon facile a disgregarsi esposto all’azione degli agenti atmosferici, esterni. Potrebbe darsi, però, che all’interno si trovasse più puro, più compatto ed omogeneo, e potesse servire come la brecciuola di Burcianella, a lavori edilizi, e a rimpiazzare il biancone di Verona1.

Vicino a Crèda in luogo detto «le Torri» ed altrove, si trovano dei serpentini e gabbri rossi presentanti il color verde dovuto ad infiltrazioni ramifere, quali, del resto, soglion trovarsi nelle emersioni serpentinose della provincia bolognese, senza che possa sicuramente affermarsi l’esistenza di una miniera di rame2.

In quel di Crèda vi ha una sorgente leggermente ferruginosa; non è però conosciuta gran che: e lo stesso avviene di una sorgente sulfurea, che sgorga non lungi da Castiglione, lungo il Rio Torto, a mezzo chilometro circa, dalla Cascina di Brasimone di sotto3.

Le grandi ricchezze mineralogiche di questi luoghi sono l’aria e le acque eccellenti.

È un fatto notorio, scientificamente provato, che le acque di Castiglione, discendenti dal M. Gatta, o


  1. Giannitrapani. Castiglion dei Popoli. Ricordi alpini. Bologna Niccola Zanichelli, MDCCCLXXX.
  2. Bombicci — Giannitrapani.
  3. I paesani la tengono in gran conto, come medicamentosa. Secondo alcuni, di essi si potrebbero applicare a questa sorgente i versi, che si leggono all’Acquacetosa a Roma.

    «Menibus atque sthomaco, spleni jecurique medetur;
    Mitie malis prodert ipsa salubris aqua.