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tutte le terre d’Italia, doveva aver incusso non poco timore agli Alberti.1

Nel secolo decimo troviamo negli annali nominati come signori di Vernio gli Alberti.

A Cavarzano però dominavano i Carolingi di Fucecchio, il cui potere si offuscò dinanzi alla potenza dei primi, e dopo il secolo decimo non vengono più ricordati, avendo essi ceduto il loro dominio feudale in questi paesi agli Alberti.

Questi perdettero alcun tempo il feudo per avere, stretti da necessità o da mutabile ingegno, favoreggiato i pontefici riconoscendone il dominio diretto, mentre fino allora erano stati ghibellini accaniti.

Per ragione del maritaggio tra Margherita degli Alberti e Benuccio Salimbeni i diritti feudali passarono in questa famiglia.

I Salimbeni erano una nobilissima famiglia senese, ancora esistente e degnamente rappresentata, scesa in Italia, a quanto narrano gli storici, coll’Imperatore Ottone I.2

Rimasta vedova Margherita, per la morte di Benuccio, ucciso a Torrenieri, Vernio fu venduto a Palla di Jacopo Strozzi e Chiavello di Boninsegna Macchiavelli, e per essi a Piero di Gualterotto de’ Bardi, valoroso e gentile cavaliere fiorentino, genero di Margherita, il quale entrò effettivamente in possesso del feudo nel gennaio del 1336. I Bardi erano una delle più potenti e più ricche famiglie di Firenze, grandi banchieri come i Peruzzi.



  1. V. Bardi Ferdinando. — Vita e morte di un feudo. — Firenze, 1882.
  2. Cenni genealogici della famiglia Salimbeni, favoritici dal C. Andrea, agronomo insigne vivente.