Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/35

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§ 6. — S. Quirico

M. 275 sul mare.

Capoluogo del Comune, cui sta a cavaliere la rocca, antica abitazione dei feudatari, è una borgata posta quasi per intero sulla sinistra della Fiumenta, che scende a sbalzi pecipitosi dall’appennino di Montepiano.

Il Palazzo Comunale costrutto dagli Alberti, fu abbellito dal Conte Rodolfo de’ Bardi ed ornato di specchi, d’arazzi, di dipinti in guisa da parere una reggia.1

Di questa magnificenza che fu, non rimane se non il fabbricato che divenne proprietà dell’opera pia di S. Nicolò di Bari, e ultimamente fu ceduto in enfiteusi perpetua, quasi nel totale, al Municipio.

È vasto e maestoso; ben poche sedi comunali in Toscana vi hanno che possano stargli a pari. Anche il vasto Oratorio pubblico di S. Nicolò annessovi, è pregevole per l’architettura e la superba scala a due branche onde vi si accede, per un ricco altare di marmo, per due pilette di Giambologna, bei candelabri e due grandi medaglioni in bronzo, in uno dei quali v’ha il ritratto del Conte Ridolfo, benefattore di Vernio, il padre dei poveri; nell’altro un’allusione allegorica alla sua carità.

La Chiesa parrocchiale dedicata a S. Leonardo e Quirico, e quella della Compagnia, non offron dal lato dell’arte alcunchè di notevole.

La popolazione oltrechè nella borgata è sparsa in vari casolari come: La Bandiera,2 ove fu combattuto tra le



  1. Jacopo Bettini. Lettera. Filza 5.ª Archivio Bardi.
  2. Volgendosi da questa altura verso la Ròcca, abbiamo un’eco maravigliosa. Ripete spiccatamente e dopo qualche secondo un