Pagina:Bianca Laura Saibante - Discorsi, e lettere, Venezia 1781.djvu/24

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D’onde si ricava, la voce Saggia altro non voler significare, che una felice antiveggenza in qualunque azione, fuggendo il male per iscansare l’ignominia, ed abbracciando il bene per trarne vantaggio, ed onore. E questo potrà agevolmente la nostra Donna ottenere, ove cammini sempre su quella via retta ed onesta; che alla verace gloria conduce. Quindi e l’ozio inoperoso, e gl’inutili ragionamenti si debbono totalmente aborrire, e qualora nelle civili conversazioni la Donna interviene, portar ella si dee con quella moderatezza di parole, compostezza di volto, e di persona, e con una cotal ritenutezza,

Non per odio d’altrui, nè per disprezzo (Petrarca), ma piuttosto da temenza di errare derivante, la quale non di soverchio nè con affettazione usata, pur troppo nella Donna nobile viene dagli uomini di senno a cielo pregiata. Il Castiglione intorno alla sua Donna di Palazzo ragiona per tal modo: Parmi convenirsi sopra ogni altra cosa una certa affabilità piacevole, per la qual sappia gentilmente intertenere ogni sorte d’uomo con ragionamenti grati, ed onesti, ed accomodati al tempo, e loco, e alla qualità di quella persona, con cui parlerà, accompagnando coi costumi placidi, e modesti, e con quella onestà, che sempre ha da componer tutte le sue azioni, una pronta vivacità d’ingegno, donde si mostri aliena d’ogni grosseria, ma con tal maniera di bontà, che si faccia estimar non men pudica, prudente, ed umana, che piacevole, arguta, e discreta; e però le bisogna tener una certa mediocrità difficile, e quasi composta di cose contrarie, e giungere a


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