Pagina:Bianca Laura Saibante - Discorsi, e lettere, Venezia 1781.djvu/41

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natural colore del rosseggiante volto, e’ non se gli mettevano in sulle guance: che ben sapete quanto il color rosso è ordinariamente nimico della incarnazione delle belle guance, e di tutta la carne di voi altre Donne.„ E più sotto: Ma torniamo a’ nostri fiori di grazia: dico dunque, che e’ vennero certe monne ciolle, le quali senza considerar la cosa troppo per lo minuto, veggendo, ch’uno di quegli fioretti porgeva tanta grazia, a uso di sofiste, fecer questo argumento fra loro: se un picciolo fiorellino fa tanta vaghezza, che farà un grande? e se uno, o due, che faranno dieci, o dodici, o un mazzo? e cominciarono a por su, come voi vedete, senza considerar se la testa è larga, se ’l viso è lungo, se le tempie son fonde, s’elle son rilevate. Se la moglie di Panfilo facesse a mio modo, la se ne metterebbe forse manco: la quale avendo un po’ le tempie in dentro, con que’ gherofani ch’ella si pone alle gote: e forse ch’ella non se gli mette giù basso; non solamente si fa sparire il color delle guance, che non ha da vendere, ma col sollevarle più che non le bisognarebbe, mostra, che le tempie sien più avvallate, che elle non sono: e ponetevi cura, come voi la vedete, che voi vi accorgerete, s’io vi dico il vero, o s’io me ne intendo. Per mia fe, Amico gentile, che il nostro Firenzuola sa il fatto suo; il perchè fo il conto di lasciarvi occupato nell’esame delle ragioni da lui addotte, e nello stesso tempo con un bello inchino di pregarvi della continuazione della vostra amicizia, e conversazione, che tanto pregio. Sono

Vostra buona Serva Atalia.


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