Pagina:Bianca Laura Saibante - Discorsi, e lettere, Venezia 1781.djvu/65

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ciò, che agli uomini non si disdice. Verbigrazia, chi vieta al vostro sesso il girare per le piazze, per li vicoli, l’entrare in qualunque convenzione, il frammischiarsi con ogni sorta di persone, e finalmente l’essere a parte di quanto può alla giornata accadere? Niuno per verità, lo so anch’io, perchè quella natura, che vi fu da principio madre benigna, seguita ad esserlo con voi, senza mai cangiare il primiero aspetto. All’opposto da noi severamente esige al presente quanto di austero seppe ella mai inventarsi in sulle belle prime. Ora non essendo voi soggetti a tal legge, potete tutto dì vedere, e sapere il tutto senza far conoscere di essere in conto veruno curiosi. Le Donne allo ’ncontro, cui non è lecito d’uscire, e liberamente girare, se vogliono essere informate, debbono necessariamente ricercare altrui l’accaduto, ed allora fuor di ragione si dà loro la taccia di curiose. La Donna forte non s’informò ella dai Cananei, e da altre genti straniere dei lavori delle cintole, onde aver campo di esitare le già lavorate dalle sue industriose mani? Oltre ciò si fece minutamente a esaminare l’origine, e gli andamenti della famiglia per sua propria regola. E la Samaritana ancora non ricercò al Signore, come, sendo egli Giudeo, potesse conversare co’ Samaritani, tra’ quali era vietato il commercio, e in oltre se si dovesse adorar Dio in Samaria, od in Gerusalemme? Vi sembrano queste forse curiosità intempestive? Io debilmente pensando le reputo curiosità lodevoli, e necessarie. E chi non vede che è duopo a colui di


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