Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.1, Zurigo, 1846.djvu/10

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che deriva dal favor pubblico sempre propizio a chi fu impugnatore de’ grandi abusi, la benevolenza e la gloria crescendo all’avvenante delle difficoltà superate e delle persecuzioni patite. Le quali contro al Sarpi per essere state così lunghe ed assidue provano una offesa durevole, profonda, e che due secoli anzichè allenire fecero più acerba. E meritamente, ove si consideri quanta mole di potere abbia egli infermato, e quante illusioni distrutte, e quante false opinioni riformate, e i danni inestimabili fruttati da lui alla monarchia de’ papi e alle attribuzioni sterminate de’ cherici.

Un’altra singolarità è, che nato e quasi dalla natura destinato a essere uno tra’ più insigni nelle scienze fisiche e matematiche, fu da impreveduti accidenti tratto sopra una scena molto più tumultuosa e alla quale non avrebbe pensato; tal che par quasi che una specie di fatalità presieda alla nascita di certi ingegni privilegiati, e che la volontà dell’uomo non sia tanto libera che una occulta provvidenza non ne disponga a’ suoi fini.

Di tante fatiche del Sarpi, di tanti studi, di tante indagini profonde negli arcani della natura, di tante bellissime ed utilissime sue scoperte non ci resta omai più che una memoria tradizionale; ed ove non fosse la testimonianza de’ contemporanei, stenteremmo a credere che questo frate avesse poggiato tanto alto nelle parti più difficili dell’umano sapere: mentre un genere di studi cui coltivò per ornamento d’ingegno e quasi a modo di diversivo fortuna volle che diventasse il fondamento della sua gloria.