Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.1, Zurigo, 1846.djvu/161

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capo ix. 153

pe, ed e’ corruppero il mondo. A peggiorare lo stato della Chiesa e a rovesciare ogni ordine buono e ogni regolar disciplina contribuì una solenne impostura, e furono le false Decretali comparse tra l’VIII ed il IX secolo, che regolarono la Chiesa per circa 800 anni, e di cui, dopo che la menzogna fu scoperta, restarono le conseguenze. Per le false Decretali scadde l’autorità de’ vescovi e de’ metropolitani, fu indebolita l’autorità delle sinodi generali, furono dimenticate le sinodi provinciali, fu capovolta l’antica disciplina, le norme de’ reggimenti politici furono applicate al governo spirituale delle anime, le scomuniche ebbero effetti civili, e i papi esaltati esorbitantemente diventarono monarchi universali: delle quali cose gioverà toccare alcuni capi.

I vescovi o inspettori della Chiesa instituiti fino dal tempo degli apostoli erano eletti dal popolo e consecrati da tre altri vescovi della stessa provincia. E quantunque la Chiesa fosse una, ciascun vescovo, come dice San Cipriano, aveva ricevuto la sua parte in solido, e la governava indipendente da ogni altro. Per gli affari della parocchia come la chiamavano allora, o diocesi come la chiamiamo adesso, il vescovo convocava un concilio de’ suoi preti e diaconi, nel quale ciascuno dava il suo voto; per gli affari comuni a tutta una provincia, il metropolitano convocava a concilio tutti i vescovi e preti di quella, e colà decidevano di comune accordo; e gli affari generali della Chiesa erano discussati nei concili generali intimati dall’imperatore. Le cause de’ preti non potevano essere trattate fuori della loro provincia, quindi l’appellare da un me-