Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.1, Zurigo, 1846.djvu/69

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capo iv. 61

de’ corpi sublunari, proprietà e qualità loro, generazione e disfacimento de’ misti, anima sensitiva ed oggetti sensibili, e tutto che viene abbracciato dai regni della natura».

«E lo stesso s’intenda de’ suoi pensieri matematici: fra i quali ve ne sono che appartengono alla geometria pura, alla sintesi, all’analisi, alle sezioni coniche, alla meccanica, statica, idrostatica, idraulica, idrografia, aerometria, a tutte le parti e divisioni dell’ottica, alla sfera, astronomia, acustica ed architettura militare e civile; i quali osservando si conosce che non pure sopravanzò gli antichi ed i contemporanei, ma precorse eziandio in molte idee e dottrine i più celebri che vennero nelle età seguenti. Per esempio il Galileo in molte osservazioni, e segnatamente in questa che un corpo solido immerso e coperto dell’acqua non acquista gravità maggiore della sua propria; imperocchè l’acqua posta dentro l’acqua non avendo gravità, non può quel corpo diventare nè più nè meno grave. E così ancora un vapore esalante dall’acqua non ascende più veloce dell’aria perchè sia di lei più leggiero, ma perchè spinto in su dalla compressione dell’acqua. Prevenne ancora in alcune idee di astronomia comparata il Keplero e il Gregory; e il Cavalieri sugli affetti degli specchi ustorii, la concavità di cui sia generata da una linea parabolica; e il Barrovio sulle difficoltà nel determinare i luoghi delle immagini degli oggetti veduti per refrazione». Al quale proposito, il Grisellini cita un frammento dei pensieri del Sarpi, del quale fa cenno anco il Foscarini, che è questo: — «Io ho fatto molte spe-