Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/108

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che gli accompagnarono formano il Corpo del Diritto Canonico, dove sono molto più cose che riguardano l’acquisto di beni che la edificazione delle anime. Qui, posto da parte lo spregio delle ricchezze e l’umiltà e la carità cristiana raccomandata da Cristo, non si ragiona d’altro che delle invenzioni sempre nuove atte ad ingrandire i cherici, a levare la potestà del papa sopra quella di Dio, e a impoverire ed opprimere i secolari. E questo libro che il cardinale Pallavicino e gli altri autori di Curia chiamano sacro e venerabile, è precisamente la satira dell’Evangelio.

Prima ancora del 1200 cominciarono ad aver corso le aspettative, cioè aspettare per grazia della corte di Roma il conseguimento di un beneficio. Daprima i papi pregavano i vescovi di concedere qualche prebenda nella loro diocesi ad un loro raccomandato, poi dalla preghiera passarono al comando, e dal comando alla violenza instituendo esecutori che riducessero ad effetto le grazie acconsentite dalla Corte, e punissero il vescovo che non le adempiva: e quest’abuso andò tant’oltre che ai vescovi rimaneva quasi niuno benchè minimo beneficio da conferire, perchè tutti gli ambiziosi ricorrevano a Roma dove per denari ogni cosa ottenevano: nel 1240 Gregorio IX mandò all’arcivescovo di Cantorberì, e ai vescovi di Lincoln e di Salisburì che provvedessero 300 Romani de’ primi beneficii che vacassero nelle loro Chiese, sospendendo ogni altra collazione finchè quelli fossero provveduti. E siccome la maggior parte degli intriganti erano stranieri al paese dove ottenevano il beneficio, e ignoravano la lingua dei po-