Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/119

Da Wikisource.

capo xx. 111


Il cardinal di Roano ministro di Luigi XII re di Francia, morto nel 1510, vuolsi che in 10 anni che fu legato a latere Sanctæ Sedis nel regno di Francia abbia ritratto più di 3 milioni di franchi per prezzo di tante dispense date per autorità apostolica.

A tempi di Frà Paolo vi erano nella corte di Roma più di 200 uffici venali, cioè venduti a profitto della Camera, alcuni de’ quali si vendevano somme enormi: per esempio l’auditore della Camera apostolica comperava il suo ufficio circa 70,000 scudi, e ne ricavava annualmente 12, o 15 mila: la carica di presidente della Camera costava 30,000 scudi, quella di Sommista altrittanti, quella di notaio (erano 10) dell’auditore suddetto, da 15 a 20 mila, quella di segretario dei Brevi (erano 24) 3000: perfino il sottodiacono che portava la croce dinanzi al papa comperava quell’onore per circa 3000 scudi. Sommati insieme si può dire che la Camera apostolica traeva annualmente dalla vendita di quelle cariche da 70 ad 80 mila scudi all’anno e i compratori ne cavavano il doppio o il triplo sulle tasse delle bolle per dispense, indulgenze, collazione di beneficii, sulla spedizione delle cause e in mancie stabilite da una regolare tariffa di uso per quasi tutti gli atti della Curia, e in particolare nelle promozioni. Quella di un cardinale costa anco attualmente, in sole mancie, più di 4000 scudi, pagando a rigor di tariffa: ma le persone qualificate e che temono Pasquino sono costrette a largheggiare molto più.

Nel 1735 il cardinalato era tuttavia in prezzo. Carlo Rezzonico, figlio di un ricco banchiere vene-