Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/366

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6.° La ristampa del Moronit già ricordata.

7.° La ristampa di Napoli già ricordata.

8.° Altra di Mendrisio (Cantone del Ticino) in 7 vol. 8.° piccolo, 1835-36 con note estratte da quelle del Courayer ed altre dell’Editore.

     Questa ristampa a cui io ebbi molta parte non riuscì secondo i desiderii, stante l’ignoranza dello stampatore ed una vera anarchia che regnava nella sua officina. Pure è fra le meno scorrette, e la più comoda.

     In quest’occasione si ripetè l’opposizione curialistica che ho accennato qui sopra parlando della ristampa di Napoli. Don Carlo Romanò, fatto vescovo di Como in quell’ora che San Pietro dormiva sul solaio e sognava di veder bestie calare dal cielo, mosse mari e monti per impedire la ristampa del Sarpi che doveva essere fatta dalla Tipografla Elvetica in Capolago, e riuscì. Fece poi lo stesso contro quella incominciata a Mendrisio, ma tornati a vuoto i suoi sforzi fece ristampare, pure in Mendrisio, la Storia del Pallavicino, e obbligò i preti della sua diocesi a comperarla perseguitando quelli che vi preferivano la Storia del Sarpi, abbenchè monsignore per mantenersi più imparziale non abbia mai letto nè l’una nè l’altra. È un prelato che sa fare buon uso della sua mensa vescovile, ma la sua libreria è puramente da tasca.

La Storia del Tridentino di Frà Paolo fu tradotta in latino e stampata a Londra (Augustae Trinobantum) in folio, 1620; indi ristampata a Francoforte nel 1621, a Ginevra nel 1622, a Leida nel 1622, a Gorinchem nel 1658, ad Amsterdam nel 1694, ed a Lipsia nel 1699.

In francese fu tradotta dal celebre Giovanni Diodati e stampata a Ginevra nel 1621, poi nel 1635, indi ristampata a Troyes nel 1655, e a Parigi nel 1663: le due prime sono in 4.°, e le due ultime in folio.

Fu anco tradotta da Amelot de la Houssaye, sotto l’anagramma di Lamothe de Josseval, che vi aggiunse delle annotazioni; stampata la prima volta a Parigi colla data di Amsterdam nel 1683, poi quattro