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offici, processioni, uso dei sacramenti sepoltura de’ morti: ed anco in quelle solo può proibire le cose in cui li trovasse trasgressori: nelle altre cose non ha che fare, ma tutto è materia attinente all’eccellentissimo Magistrato, per essere cose temporali il congregarsi, il ricevere o escludere dalla società, giudicare le differenze, maneggiare i danari, vedere i conti di spesa, raccolte, castigare i falli, eleggere gli officiali, e simili.

     «I ricorsi che sopra tali cose si facessero agli Ecclesiastici o alla Congregazione di Roma, sono tentativi con offesa dell’autortà del principe. La Congregazione non ricusa; è stile di quella Corte ascoltare ognuno che ricorra, sia persona o causa che si voglia, sia pur notorio quanto si voglia che la causa spetti ad altri.

     «Insegnano in dottrina, e mettono in pratica di essere giudici competenti sopra qualunque persona o causa. E questo è stato un arcano inteso da quella Corte, col quale tanto si è avanzata».

Ø Sopra il compromesso di due monasteri in quattro laici.

     Pretendevano i preti che il giudizio dei compromessari non fosse valido perchè i laici non possono metter le mani nelle cose sacre; ma il Sarpi fa vedere che una lite di muri, di acque piovane, di altra servitù di uno stabile è tutt’altro che cosa sacra; che d’altronde anco i laici possono essere compromessari in cose appartenenti al fôro ecclesiastico quando abbiano sufficiente cognizione della causa e giudichino secondo le leggi a cui compete.

Sopra lo Stato della controversia de Auxiliis.

Lettere latine al Leschassier dal 1608 al 1613: sono 52, benchè a stampa siano notate per 53.

Lettere latine al Gillot dal 1608 al 1617: sono 19.

Lettere latine al Casaubono 1610-12: sono due.

Lettere italiane al Priuli 1609: sono 11.

Lettere ginevrine dal 1607 al 1618.

     Non si trovano in nissuna collezione delle opere di Frà Paolo; ma furono ristampate nella Storia Arcana del Fontanini.

Lettere inedite al Foscarini ed al Castrino, stampate da me a Capolago nel 1833, sopra una copia terribilmente mutilata.

Lettere a monsignor Lollino vescovo di Belluno. Sono nel tomo 3 delle Inscrizioni veneziane di Emanuele Cicogna, a carte 509.