Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/401

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bibliografica. 393


     Ammette la Storia del concilio di Sinuessa che Frà Paolo tratta da favola.

     Degli asili sacri tiene un concetto che è tutto l’opposto di quello che n’ebbe il Consultore.

     Prova la sovranità de’ Veneziani sull’Adriatico con argomenti rigettati dal Sarpi, ecc. ecc.

3.° Risposta data da F. Paolo Servita a Paolo V sommo pontefice sopra l’Interdetto da esso fulminato contro la Serenissima repubblica di Venezia.

     Senza un maggiore esame per cosa piccola, lo stile studiato e prolisso lo dimostra abbastanza un’opera spuria.

4.° Dominio del mare Adriatico e sue ragioni pel jus belli della Serenissima repubblica di Venezia.

     Non si può supporre questa dissertazione di Frà Paolo, perchè ivi sono usati argomenti di fatto rigettati da lui.

5.° Dialogo latino in cui Frà Paolo fa la parte d’interlocutore con Antonio Quirini.

     «Operetta, dice il Foscarini, già posseduta da Bernardo Trivigiano e che noi leggemmo nell’indice de’ suoi MSS.; ma stando al titolo, posciachè non ci venne fatto di vederla, ci passa per la mente ch’essa venga o dal Quirini o da qualsivoglia altri fuorchè dal Sarpi: e ciò perchè il talento di esso, rapito sempre mai dalla contemplazione delle cose, era intollerante dall’usar fatica nel ridurla a pulitezza di modi. Laonde non è da supporre leggermente che si ponesse a comporre dialoghi, essendo quel genere di scrittura il più sottoposto allo studio delle parole, e a mille altri legami particolari».

6.° Arcana Papatus, lavoro imperfetto, possieduto nel 1653 da Andrea Colvio che lo attribuiva al Sarpi.

     Foscarini crede che siano frammenti della Podestà de’ Principi sopra accennata; ma potrebb’essere anco una impostura del Colvio. Certo è che nissun altro ebbe notizia di tale opera di Frà Paolo, e il Colvio istesso nel parlarne al Colomesio si guardò bene dal mostrargliela.

7.° Storia della religione in Occidente del cavaliere Edvino Sandis.

     Fu pubblicata la prima volta in lingua inglese nel 1605, errano dunque coloro che attribuiscono questa istoria a Frà Paolo;