Pagina:Biografie dei consiglieri comunali di Roma.djvu/126

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achille gori mazzoleni

con la più grata soddisfazione di tutti, e volontariamente dimettendosi per la moltiplicità degli affari, tanta fu la stima, tanto il desiderio lasciato di se, che s’ebbe reiterate preghiere, insistenti sollecitudini, ripetuti eccitamenti, affinchè alla Presidenza del Circolo ritornasse.

E per verità basta conoscerlo una volta per giudicare dalle sue maniere piene di gentilezza e di cortesia, dalla sua franca parola, dalla schiettezza dell’animo suo essere egli uomo che le più. elette virtù della mente e del cuore possiede, che alberga nel petto un’anima ardente di amore patrio, che desidera sopratutto il bene del popolo, perciocchè conviene pur egli con i sapienti nomini, che scontentate le masse popolari non può non andare incontro a funesti mali la Società, epperò altro rimedio non esservi che un più ordinato modo di amministrare nel Governo, una migliore provvidenza di leggi, e principalmente lo avere uomini che sappiano condurre il timone dello Stato e non siano di quelli a dirla con Dante, a mal più che a ben usi.

Cittadino integerrimo, padre e marito affettuoso, intelligenza elettissima, della patria amante sincero, onesto e valente amministratore, che al progresso dell’agricoltura intende come supremo fonte di ricchezza, come primo elemento di vita commerciale, come cagione di guadagni cospicui all’operaio della campagna — ecco chi è Achille Gori-Mazzoleni — e questo basta perchè il suo nome risplenda di pubblica luce, perchè sia proclamato esempio ad altrui, e additato siccome uno degli uomini, che molto potrà giovare all’amministrazione comunale, al bene della patria, nel che ci auguriamo che egli con tutte le sue forze cooperi.





Tip. Tiberina Piazza Borghese.