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Pagina:Biografie dei consiglieri comunali di Roma.djvu/33

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biografie dei consiglieri comunali di roma




BALESTRA AVVOCATO GIACOMO


Consigliere Municipale





DD

innanzi alla Nazione noi assumemmo il compito di scolpire, sulla tavola dell’istoria, con la penna del biografo, i nomi di quegli uomini, che dopo il 20 Settembre 1870, l’uffizio sostennero di Consiglieri sopra gli onorati scanni sedendo de’ padri nostri nell’aula del Campidoglio.

E con ciò non la vita di cittadini defunti, ma di quelli viventi prendemmo a scrivere, chè crediamo essere utilissima cosa lodare durante la vita piuttostochè dopo la morte, e tanto più quando trattasi di far conoscere uomini, da cui molto la patria aspetta, e che con la potenza dell’ingegno e con le belle doti del cuore possono alla di lei felicità efficacemente concorrere.

Per verità è doloroso veder sovente tributarsi l’onore della parola quando scendono nel sepolcro cittadini di forte intelletto e di grandi virtù, che avrian potuto arrecar giovamento alla patria, ma noi poterono perchè o travagliati dalla fortuna nemica, o calpestati dalla ignavia dorata e dalla ignoranza illustre, o dallo scuoramento abbattuti, o dalle umane ingratitudini dimenticati, onde pietosamente la morte li conduce alla eterna dimora, innanzi che giunga a sera la di loro giornata. E tosto sulla fredda lapide si spargono i postumi fiori ed il nome dell’estinto è ripetuto come gloria nazionale, e si erigono monumenti, e non si ascolta una voce, che grida dalla tomba „Voi mi uccideste„ grido che uccider dovria di rimordimento talune anime prave, che pur troppo anche oggi all’ingegno e alla virtù fanno guerra e la luce temono della istruzione, perocchè, lo spirito dei gufi possedendo, brilla la di loro esistenza in mezzo al tenebrore, nel quale vorrian ravvolte anche le menti del popolo; ma un immenso esercito è il popolo, dice il Guerrazzi, ove le fila non si stringono mai, perchè un soldato nuovo esce dalla terra a prendere il luogo del caduto, esercito paziente, esercito pertinace e indomato, cui la disfatta non isgomenta, la fatica non ispossa, il secolo non logora, la morte non menoma; — esercito sempre