Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/113

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della cavalleria, e per conseguenza niun fatto d’arme si ravvisa in quell’epoca simile a quei tanti che per questi vantaggi son segnalati nella storia posteriore. Del che fan prova e la guerresca fazione dello Schoulembourg a Fraustadt contro Carlo decimosecondo, nella quale l’ infanteria sassone era ancora armata di picche, e quella dell’Anhalt a Hochstett in cui avendo i prussiani adottato i primi la bacchetta di ferro e ’1 passo eguale, avea la loro fanteria il vantaggio di tirare e marciare con piú celeritá ed ordine. E questi due esempi gravissimi confermano il nostro detto, imperocché la fanteria che aveva abbandonato le armi e gli ordini che tanto valsero a’ sassoni nella loro bella ritirata, e che non aveva adottati i metodi per mezzo de’ quali i prussiani poterono dare quel raro esempio di resistenza alla cavalleria, doveva soccombere agli attacchi di questa o almeno evitarli. A questo secondo partito si attennero i capitani di quel tempo, sommettendo il loro ingegno all’imperfezione degl’istru menti di cui doveano servirsi; la qual cosa unita all’eccessivo aumento di numero ruppe ogni proporzione tra i quadri e le masse e rese meno agevole il muover queste, perdendosi cosi al tempo stesso la soliditá e la mobilitá. Il che diede alle battaglie del secondo periodo un carattere particolare, giudicato per sintoma di decadenza dell’arte, avuto riguardo alla sua natura ed al suo scopo e comparando tra loro le guerre piú celebri e gli usi de’ piú gran capitani sino a quest’epoca. Difatto se la guerra è uno stato violento ed eccezionale nell’essere sociale, lo scopo e la natura di quest’arte debbono consistere nel farlo cessare il piú presto che sia possibile per rientrare nello stato normale; dal che consegue la necessitá di fare al nemico il massimo male nel minor tempo, e quindi la guerra di movimenti che agevola la celeritá delle operazioni. Cosi hanno operato fra gli antichi Alessandro, Annibale e Cesare, e fra i moderni Gustavo Adolfo, Montecuccoli e Turenna; al contrario di altri, sommi guerrieri per altro, quali Luxemboug, Villars, Vandóme, Berwick, Eugenio, Malborough, Staremberg, Catinat, Baden, i quali avean ridotto le battaglie o ad un qualche stratagemma ordinato fuori della visuale del nemico, come nel movimento di Luxembourg